Cristina Bizzarri
- 03/09/2014 09:51:00
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Grazie Nando, no, niente di eroico! Solo una specie di attesa sperante,;non saprei come chiamarla, nel senso di apertura a quello che accade o può accadere. Detto così fa molto "solenne", ma in realtà è la quotidianità fatta di piccole cose. Ma tantobimportanti! E allora grazie anche a te, di esserci. Fiammetta: grazie, mi fa piacere il tuo apprezzamento sul "vuoto"; sì è un indefinito, il mistero del tutto. E, come tu dici, almeno la speranza ... anche di cambiare me stessa, nel senso di trovare un centro sempre più accogliente - di me stessa e degli altri.
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Nando
- 03/09/2014 08:44:00
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Prof, se posso reinterpretarla"tradendo" leccelsa Autrice - non le nego leroismo del suo "stabat"-, la poesia è una notte rischiarata dallalba dello stupore, la cui luce si riflette nella comsapevolezza pronunciata in quel verbo coniugato al presente indicativo: "sto". Grazie di esserci e buona giornata
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